Regolamento del Contratto Formativo I Ciclo ISSR

Scarica qui le Norme Generali relative al I Cliclo (Triennio) ISSR

 

Il Contratto formativo  

Lo studente, che si iscrive all’ISSR, accetta il “Contratto formativo” per il quale si impegna ad investire il massimo del proprio tempo, delle proprie energie e competenze personali per il raggiungimento della Laurea.  

Si impegna così ad onorare la presenza ai Corsi, la preparazione adeguata e puntuale agli esami, la migliore formulazione dei testi scritti previsti e il tutoraggio con l’espletamento regolare di tutto il carico di lavoro che verrà richiesto. 

 

 

NORME GENERALI RELATIVE AL TRIENNIO 

1. Il Tutoraggio 

1.1 Il tutoraggio si sviluppa attraverso 7 incontri, uno al mese per sette mesi, da novembre sino a maggio.   Ciascun incontro consiste in un colloquio riservato della durata di un’ora che vede impegnati il tutor e lo  studente.  

1.2 Gli incontri si svolgono nella Sede della Facoltà nelle ore extracurriculari mattutine e nei giorni ed orari  stabiliti dal tutor ad inizio d’anno. Per cause sopraggiunte l’allievo può chiedere un cambiamento di data o di orario da concordare preventivamente con il tutor. 

1.3 Il tutorato conferisce un credito che è attribuito dopo la valutazione “positiva”, da parte del tutor, frutto della frequenza e dell’impegno personale. In caso di esito “negativo” all’allievo saranno richieste prove compensative da concordare con il tutor e il direttore.  

1.4 A tal fine è predisposto un registro delle presenze che riporta anche brevemente la memoria d’ogni incontro. 

1.5 Gli incontri con il tutor vanno preparati adeguatamente secondo le consegne, necessitando per questo la media di due ore di lavoro personale previe ad ogni incontro. 

1.5 Lo studente s’impegna a redigere, con la guida del tutor, i testi richiesti, segno del suo lavoro intellettuale, nel rispetto dei tempi prestabiliti. Tali testi confluiranno nel dossier di lavoro. 

1.6 E’ consentita una sola assenza giustificata agli incontri col tutor. 

 

2 I Corsi 

2.1 La frequenza ai corsi è obbligatoria. Le eventuali assenze, di qualsiasi natura, non possono superare un terzo della presenza richiesta, secondo i crediti di ciascun corso. 

2.2 Il carico di lavoro di ogni singolo corso è così distribuito: la partecipazione attenta alle lezioni frontali; la redazione del paper o della nota di lettura; la lettura dei specifici testi proposti dal Docente oltre il manuale indicato[1]; lo studio personale in preparazione dell’esame orale di fine corso. 

2.3 Il voto finale, emesso dal docente, così, risulta dall’insieme della valutazione della presenza in classe, dello scritto presentato, della discussione sui specifici testi letti a casa e dell’esame orale sull’intero corso. 

 

3 Paper, note di lettura, elaborato annuale 

3.1 Nell’arco dell’intero anno accademico ogni studente è tenuto a redigere 4 note di letture e 4 paper: in concreto una nota di lettura e un paper, a propria scelta all’interno di ogni area disciplinare (per le aree disciplinari e i corsi ad esse afferenti cf. Tabella allegata). 

3.2 Relativamente agli obblighi dei testi scritti si ricorda che è assolutamente proibito il plagio di testi “copiati” per intero o per parti da Libri o assunti da Internet o da qualsiasi altra fonte; ciò è già proibito dalle norme vigenti dello Stato Italiano. Qualora risultasse ciò l’allievo incorrerà in delle sanzioni previste fino, nei casi più estremi, all’annullamento del corso all’interno del quale si verifica il fatto. 

3.3 I paper o le note di lettura vanno obbligatoriamente consegnati almeno un mese prima della fine del corso al docente e al tutor (in forma anche cartacea) e saranno notificati sul registro delle presenze alla fine del corso.  

 3.4 Coloro che non li consegneranno non potranno sostenere l’esame orale nella sessione d’esami immediata. Per sostenerlo nella sessione successiva devono consegnare la nota di lettura o il paper un mese prima dell’inizio della sessione d’esami. 

3.5 Il docente deve correggere il paper o la nota di lettura prima della fine del corso ed esprimere una prima valutazione (tenendo presente la griglia di valutazione alle pp. 90-91 di Teologia e Professioni). Qualora ritenesse inadeguato lo scritto può richiederne una rielaborazione da parte dell’allievo da presentare in un tempo concordato perché possa valutarlo per tempo in ordine al voto finale del corso. 

3.6 Il paper non deve superare le 5 pagine.  

3.7 Il paper può essere un essay paper (il docente chiede a tutti gli studenti indistintamente o assegna a ciascuno singolarmente l’approfondimento o la riformulazione personale di un concetto, di un passaggio di un testo, ecc.). Può anche richiedere allo studente di raccogliere informazioni, su un evento, una persona, ecc. In questo caso si tratta di un research paper. Diversamente, l’allievo potrà scegliere personalmente il concetto, il passaggio, l’evento, ecc., su cui formulare lo scritto, informando però il docente. 

3.8 Il paper può essere anche un reflection paper: in questo caso si richiede, o su indicazione del docente o per scelta libera da parte dell’allievo, una riflessione personale su un argomento/tema senza la necessità di riferimenti bibliografici, ecc.  

3.9 Il paper può anche contenere entrambe le cose: in questo caso si riformula, con proprio linguaggio cosa dice un autore su un punto particolare e cosa pensa lo studente su questo stesso, rilevando anche possibili connessioni, ecc., con altri autori. 

3.10 La redazione del paper è espressione integrante del processo d’apprendimento, “centrato sullo studente” (student centered ), e che trova nel corso strutturato dal docente il suo asse portante.  

3.11     Esso è una “cristallizzazione” di un itinerario, dell’ordine del multum e non del multa e come tale va tenuto conto in sede di valutazione finale.  

3.12   La nota di lettura non deve di norma superare le 4/5 pagine.  

3.13 Essa comporta una sintesi intelligente del contenuto di un testo (e che non è dunque la copia della quarta di copertina) e anche una propria valutazione personale (la messa in prospettiva del testo letto).  

3.14 È ovvio che quest’ultima attingerà, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta a questa pratica, ad un orizzonte linguistico e semantico da educare nella sua espressione come da allargare nella sua consistenza e nei sui confini.  

3.15 È auspicabile che, inizialmente, i docenti stessi indichino articoli, capitoli di testi o volumi abbordabili per fare esercitare lo studente con frutto e con gusto. Non è sul manuale che la nota di lettura sarà fatta.  

3.16 Il docente abbia cura che i testi offerti all’analisi degli allievi siano equivalenti relativamente alla difficoltà. Un modello comune di nota di lettura è indicato alle pp. 82-85 di Teologia e Professioni. 

3.17 Il voto finale del corso, emesso dal docente, si ribadisce,  deve tenere conto del paper o della nota di lettura oltre che dagli altri fattori previsti. 

3.18   L’elaborato annuale è un testo più consistente di non meno di 15/20 pagine. 

3.19 E’ lo studente stesso a scegliere l’argomento, sottoponendolo ad un docente di riferimento, con il quale ne precisa i termini (si può anche arrivare a modificarli), dopo un attento discernimento. 

3.20 Così nella sua elaborazione  è accompagnato e dal docente e dal tutor, secondo le competenze di ciascuno.  

3.21   Si tratta così di un testo strutturato secondo regole proprie (cf. Teologia e Professioni, pag. 88ss).  

3.21 Nella “guida rossa” sono indicate le caratteristiche di un modello d’elaborato comune a tutte le discipline (un’introduzione con la formulazione dell’interrogazione portante e/o della tesi, un corpo che sviluppa l’argomentazione e una conclusione che riprende il percorso svolto) come anche alcuni suggerimenti per promuovere l’identificazione della domanda, la riflessione e l’argomentazione personale (Teologia e Professioni, pp. 94-104).  

3.22 Il docente deve valutare per iscritto l’elaborato annuale tenendo conto della griglia a pp. 90-91 di Teologia e Professioni. 

3.22.1 Così, i paper e le note di lettura, a confronto con l’elaborato, sono testi brevi, senza peraltro essere per questo meno esigenti e meno personali e rappresentano la preparazione remota e generica all’elaborato (salvo sempre casi personali). L’elaborato è un lavoro più complesso ed articolato.  

3.22.2 Tutti questi testi vanno elaborati tenendo conto delle “Norme grafiche” per gli scritti e le pubblicazioni della nostra Facoltà, norme presenti nel Sito della medesima. 

 

4     Il Dossier di lavoro 

4.1 Il dossier di lavoro viene redatto con la guida del tutor e non può essere consegnato in segreteria senza l’esplicito assenso finale del tutor. 

4.2 Lo studente consegna in segreteria 3 copie del dossier, secondo il calendario prestabilito. 

4.3 Il dossier di lavoro viene discusso dallo studente di fronte ad una commissione composta dal proprio tutor e da un docente.  

4.4 La discussione avrà la durata di circa mezz’ora: 10 minuti d’esposizione del dossier e particolarmente della proposizione personale, 10 minuti d’interazione sulla proposizione e 10 minuti di riflessione sul dossier.  

4.5 Qualora emergessero parti del Dossier copiati per intero o per parti la verifica per se stessa sarà ritenuta nulla, fatto salvo il diritto di difesa dell’allievo. 

4.6 Il docente, sentito il parere del tutor, stabilirà il voto da assegnare al dossier. 

4.7 I crediti conferiti dalla valutazione del dossier e del tutorato non possono essere recuperati in altro modo.  

4.8 I crediti della didattica integrativa complessiva di ogni anno (5,7,8) saranno riconosciuti solo attraverso la redazione, la consegna e la discussione del dossier. 

4.9 Gli studenti che non consegneranno il dossier nei tempi prescritti:  

–      non lo potranno sostenere nella sessione d’esame prevista;  

–      si potranno iscrivere all’anno successivo senza però potere sostenere alcun esame se non dopo avere presentato e discusso il dossier di lavoro nella prima sessione ordinaria d’esami;  – dovranno pagare un diritto di segreteria di Euro 100. 

4.10 Un calendario di scadenze (vedi sotto) è fissato per potere coordinare adeguatamente tempi ed energie d’investimento personale ed evitare sovrapposizioni con le sessioni d’esame. 

 

5 Proposizioni e Prospettive finali 

Lo studente dovrà redigere una proposizione nel primo anno e due proposizioni nel secondo anno e terzo anno. Il dossier di ciascuno dei tre anni si concluderà sempre con le Prospettive finali. 

 

6 Fieldwork  

6.1 Il fieldwork, previsto per il secondo anno, costituisce un luogo di approfondimento per sviluppare la competenza a riflettere su una significativa esperienza di impegno verso terzi.  

6.2 L’oggetto del fieldwork, pertanto, riguarda una riflessione critica e valutativa alla luce di testi scelti su una esperienza, prolungata nel tempo, di impegno verso altri (es., catechista, operatore sul sociale, ecc.).  

6.3 Il fine del fieldwork è, pertanto, quello di offrire all’allievo la tipologia di un percorso di valutazione con strumenti adeguati per una valutazione critica e dinamica del proprio operato, percorso che pone in gioco anche scelte intellettuali, volitive e del sentire della persona, relativamente ad impegni stabili, assunti nell’arco della vita, nei confronti degli altri. 

6.4 Gli studenti sono guidati in questa riflessione da due docenti che accentueranno progressivamente la prospettiva scritturale/rivelativa, teologica e filosofica, ecc. con degli incontri personali concordati.  

6.5 Concretamente, il suo svolgimento richiede perlomeno tre momenti: nel primo si presenta la propria esperienza da oggettivare in un primo scritto; nel secondo i docenti presenteranno all’allievo dei testi utili alla rilettura e migliore comprensione della propria esperienza, la cui lettura sarà certificata da apposito scritto; nel terzo momento si procederà insieme ai docenti ad una finale rilettura critica e personale alla luce dei testi letti sempre sulla propria esperienza ed oggettivata in uno scritto finale. 

6.6 Il testo redatto dovrà essere consegnato ai due docenti nei termini da loro stabiliti e dovrà essere inserito nel dossier di lavoro previa loro approvazione. Esso deve così contenere: la presentazione della propria esperienza (I° momento), la sintesi della lettura dei testi afferenti (II° momento), la riflessione e la sintesi conclusiva (III° momento). Il numero complessivo delle pagine sarà concordato con i docenti del fieldwork, certamente in un numero contenuto. 

 

7 Gruppo di lettura 

7.1 Il gruppo di lettura si costituisce ad inizio d’anno.  

7.2 Ad esso un docente incaricato prospetterà una terna di libri, da cui sceglierne uno per la lettura di gruppo. 

7.3 Al suo interno il gruppo sceglierà un segretario che predispone un registro delle presenze e redige il calendario concordato degli incontri nell’arco dell’anno (almeno 1 ora mensile per ciascun incontro per otto mesi, cui sono associate due ore mensili di lavoro personale).  

7.4 Per ogni incontro è fissata la consegna di leggere una parte del testo scelto.  

7.5 Occorre prevedere che tre incontri del calendario saranno destinati al confronto con il docente preposto al gruppo. 

7.6 Ogni membro del gruppo di lettura si impegna a leggere prima d’ogni incontro le parti assegnate del testo, a comprenderlo al meglio della sua abilità e a partecipare all’incontro con domande e riflessioni per la discussione comune.  

7.7 A turno ogni membro del gruppo guiderà la sessione e sarà responsabile della presentazione del capitolo/parti del testo (fornendo uno schema/ecc.) per 15 minuti circa, della discussione e delle sintesi. L’enfasi sarà posta sulla discussione di gruppo e non sulla presentazione. Il tutto sarà verbalizzato dal segretario. 

7.8 Ogni studente redigerà una relazione personale scritta finale di almeno due cartelle che riprenderà lo sviluppo delle discussioni e le problematiche e le riflessioni suscitate dal confronto personale col testo.  

7.9 Tale relazione confluirà nel dossier di lavoro dopo essere stata valutata dal docente referente del gruppo. 

7.10   La relazione finale sul gruppo di lettura dovrà essere presentata e vidimata dal docente incaricato.  

 

8 Convegno di Facoltà e Giornata Interdisciplinare 

8.1 Lo studente s’impegna a partecipare annualmente ad un Convegno della Facoltà e alla Giornata interdisciplinare. Della partecipazione al Convegno e alla Giornata interdisciplinare dovrà dare certificazione della effettiva presenza. 

8.2 Lo studente presenterà una breve relazione (2 cartelle) sia per il Convegno che per la Giornata interdisciplinare, contenente la sintesi dei contenuti acquisiti e la riflessione personale maturata. Queste saranno consegnate al docente incaricato e  confluiranno nel dossier di lavoro. 

 

9 IL PLAGIO 

Tra le forme di accertamento del profitto vi sono i molteplici lavori scritti. Essi devono essere espressione del proprio impegno di studio, delle letture necessarie per la loro formulazione e della propria capacità di scrittura. 

A tal fine è del tutto vietata l’appropriazione (cioè, copiare in toto) di testi altrui, presentandoli come frutto del proprio lavoro e del proprio impegno. Rientra nella stessa normativa l’assunzione, in parte o in toto, di testi desunti da Internet, anche se opera di autori anonimi. 

Ogni testo ripreso da fonti altrui, da Internet, ecc., deve essere virgolettato e regolarmente citata in nota la fonte. 

L’accertamento di ogni uso improprio di testi altrui determina l’annullamento immediato dello scritto presentato. Il Tutor vigilerà perché l’Allievo desista dal presentare testi plagiati. In ogni caso tali testi saranno rigettati da parte del Docente ricevente, il quale ne farà segnalazione al Direttore.  

Il caso di ripetute violazioni da parte dello stesso studente sarà oggetto disciplinare da parte del Direttore, dopo che il caso sarà sottoposto all’attenzione del Collegio dei Docenti. 

 

NORME GENERALI PER IL TERZO ANNO 

1     Norme 

1.1 Gli studenti del terzo anno non dovranno redigere alcun paper e nota di lettura per i singoli corsi in modo tale da concentrarsi sugli esami dei corsi e sulla preparazione degli impegni finali. 

1.2 Sono altresì esonerati dal partecipare ad un Convegno della Facoltà ma non dal partecipare alla Giornata Interdisciplinare, per la quale però sono obbligati a fornire la relativa relazione scritta. 

1.3 Produrranno un breve lavoro scritto (mediamente 5 pagine) per il Seminario di metodologia e tecniche  del lavoro scientifico. Il testo sarà valutato dal docente. 

 

2  Dossier di lavoro del terzo anno 

2.1 Il dossier di lavoro sarà composto esclusivamente dai seguenti documenti: Presentazione di sé, Bibliografia ragionata (a partire dai testi utilizzati per la preparazione del Tesario), Testo del Seminario, Itinerario intellettuale, due Proposizioni e Prospettive finali. 

2.2 Il dossier sarà consegnato nel tempo stabilito in tre copie. 

2.3 La discussione sul dossier avverrà prima dell’Esame Sintetico e della discussione sulla Tesi finale scritta. 

 

3 Esame finale  

3.1 Per il raggiungimento della Laurea, in ossequio alle norme previste dall’Istruzione della Congregazione, sono previsti un esame sintetico ed un elaborato finale. 

3.1 L’esame sintetico consisterà nella discussione di fronte a una commissione, composta da tre docenti, di un Temario, predisposto dai docenti e consegnato in tempo utile all’allievo per la sua preparazione. 

 

4 La Tesi finale: la fase della preparazione 

4.1 L’elaborato finale, denominato “Tesi”, consisterà in un lavoro scritto di non meno di 50 pagine. 

4.2 Le modalità di scrittura di queste pagine sono obbligatorie per tutti e vengono fornite dalla Segreteria. Per la sua redazione finale si dovrà tenere conto delle Norme grafiche della Facoltà. 

4.3 Lo studente concorderà con un docente a sua scelta, il Relatore della Tesi, l’argomento da sviluppare nella Tesi, la bibliografia da consultare (contenente anche testi afferenti alla lingua straniera dichiarata),  la struttura dei capitoli e la redigerà sotto la guida costante del Relatore.  

4.4 Si avvarrà dell’aiuto del proprio tutor per la parte di sua competenza, in fase di elaborazione del tema, della formulazione dello schema, della lettura dei testi necessari e della stesura finale. 

4.5 La Tesi sarà presentata alla Segreteria in quattro copie solo dopo l’assenso Relatore, con cui si è lavorato durante tutto l’iter della sua elaborazione, nei tempi stabiliti dall’Annuario Accademico.  

Scarica qui il modulo per richiedere il docente Relatore della Tesi (II e III Ciclo IT, I e II Ciclo ISSR)

 

5 La discussione finale della Tesi 

5.1 La Tesi sarà discussa nella data stabilita di fronte ad una commissione di tre Docenti (presidente, relatore, correlatore). 

5.2 La discussione, della durata di circa mezz’ora si articolerà nella presentazione da parte del candidato della Tesi elaborata (10 minuti circa), a cui seguirà l’intervento del Relatore e dopo del Correlatore. 

5.3 Alla fine della discussione lo studente sarà proclamato “laureato”, secondo il voto finale che la commissione gli attribuirà. 

 

[1] Ogni credito del corso impegna l’allievo alla lettura di circa 100 pagine dei testi proposti dal docente, comprese quelle del manuale. Per esempio un corso di 5 crediti ECTS impegna l’allievo alla lettura di circa 500 pagine, comprese le pagine del manuale.