Greco biblico
Corso Istituzionale di Teologia
Anno di corso: 2
Crediti: 5
Docenti
Verranno evidenziate le peculiarità grammaticali e sintattiche del greco del NT, dando ampio spazio soprattutto alle strutture, sintattiche e lessicali, della lingua ebraica riproposte in greco. Si pensi all’asindeto, alla paratassi, all’uso del kai eghéneto, al verbo essere costruito con la preposizione eis e l’accusativo; alla congiunzione condizionale ei che si carica dei diversi significati di im ebraico o all’influsso della particella aramaica di con le sue molteplici funzioni; e, ancora, all’anacoluto, alla resa in greco della forma enfatica dell’infinito assoluto ebraico, all’uso pleonastico del pronome personale; alla confusione tra la proposizione finale e quella consecutiva, etc.
Contenuti:
Rendere capaci gli studenti di analizzare e tradurre un testo Greco del NT. Grosso modo è la lingua che si impone ovunque, dopo la conquista politica e culturale di Alessandro Magno, e diventata la lingua comune, appunto detta “Koiné”. Ma quello che la rende particolare sono i tanti “semitismi” disseminati abbondantemente in tutto il testo greco del NT. Questi “semitismi” sono mediati spesso dalla LXX (Il testo della Bibbia quasi sempre citato nel NT) o dovuti al fatto che chi scrive, anche se scrive in greco, pensa con categorie semitiche.
Metodo:
Sarà elaborato un percorso che miri all’analisi guidata di pericopi del testo Greco del NT. Dopo una ripresa delle caratteristiche della lingua greca in generale e della Koinè utilizzata nel NT le analisi verteranno sulle individuazioni di costrutti notevoli e su approfondimenti lessicali.
Bibliografia:
F. Blass – A. Debrunner, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Brescia 1982; B. Corsani, Guida allo studio del Greco del Nuovo Testamento, Roma 1997; C. Buzzetti, Dizionario Base del Nuove Testamento, Greco-Italiano, Roma 2001.