Chiesa ed umanità di Dio nel pensiero di Karl Barth
Ecclesiologia
Anno di corso: 1
Crediti: 3
Docenti
Il rilievo nella Lettera ai Romani (1918) delle principali categorie teologiche sottese al pensiero di Barth e il loro confronto con gli sviluppi distinguibili in L’umanità di Dio (1956), permettono di rivalutare il positivo rilancio dell’antropologia luterana operata nella maturazione del pensiero che segna il passaggio dalla concezione di Dio totalmente altro all’idea della speranza fondata sull’Incarnazione e sulla Risurrezione, la nuova grande luce dischiusa dal messaggio evangelico sull’uomo.
Contenuti:
Il corso intende mostrare la visione ecclesiologica barthiana in aderenza alle linee portanti della teologia della Riforma e come loro sviluppo. Malgrado la frattura causata dal peccato, Dio non abdica a entrare in relazione con l’uomo, a incontrarlo e ad agire tra i tempi senza entrare tuttavia nel tempo. Si partirà da questo assunto per presentare i termini in cui Dio si rivela all’uomo in modo dialettico, contraddittorio e paradossale eppure reale e storicamente situato.
Metodo:
Il corso si svolgerà secondo la modalità delle lezioni frontali; per l’esame finale si chiederà un elaborato redatto secondo le norme grafiche.
Bibliografia:
K. Barth, L’epistola ai Romani, cura introduzione e traduzione a cura di G. Miegge, Feltrinelli, Milano 2002; Id., L’umanità di Dio. L’attualità del messaggio cristiano, a cura di S. Rostagno, Claudiana, Torino 2021; Id., Il tempo della rivelazione, a cura di E. Cerasi, Mimesis, Sesto San Giovanni 2024; A. Maffeis, Teologie della Riforma, Morcelliana, Brescia 2004.