Statuto e Regolamento
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Proemio
Il 22 aprile 1444 Papa Eugenio IV richiesto dall’Episcopato di Sicilia, dai Magistrati e dal Popolo della Città istituiva con la bolla «Dum intra» lo Studio Generale di Catania e in esso la Facoltà di Teologia, Diritto Canonico e Civile, Fisica, Filosofia, arti liberali; con potestà di conferire i gradi accademici di Baccellierato, Licenza, Dottorato e Magistero; e con annesso Collegio per l’ospitalità degli studenti.
Il 16 dicembre 1548 Papa Paolo II con la bolla «Copiosus in misericordia» elevava il Collegio da poco fondato dalla Compagnia di Gesù in Messina al rango di Studio Generale, anche quest’altro comprendente le Facoltà già esistenti nel primo e insignito dei medesimi diritti e privilegi. Palermo non ebbe Facoltà di Teologia poiché la Compagnia di Gesù vi aveva fondato nel 1550, poco dopo la istituzione dello Studio Generale messinese, il suo Collegio Massimo che vi assorbiva tutti gli studenti di Scienze sacre. Ma alla dispersione dell’Università di Messina nel 1678, quel Collegio palermitano si autodefinì “Regia e Pubblica Università”, conferendo gradi accademici anche in Teologia.
Il 30 aprile 1745 l’Arcivescovo Domenico Rosso ottenne da Papa Benedetto XIV il Breve “In supereminenti” con cui veniva concessa all’Arcivescovo di Palermo o a un suo Delegato la autorizzazione di conferire il Dottorato in Teologia. Ma poiché al Breve pontificio occorreva nel Regno il regio «exequatur» e alla sua esecuzione si opposero l’Università di Catania e il Collegio Massimo di Palermo, attesa anche la morte prematura dell’ Arcivescovo Rosso, quella concessione papale non sortì alcun effetto.
Con la soppressione dei Gesuiti in Sicilia nel 1767 venne a mancare nella Capitale un centro di studi che conferisse gradi accademici in Scienze sacre sino a quando il governo borbonici istituì cattedre di Teologia e di Diritto Canonico che nel 1816, alla costituzione della Regia Università degli Studi di Palermo, vi furono inserite. Soppresse le cattedre di Teologia presso le Università dopo l’Unità d’Italia, la Sicilia si trovò privata del tutto di Scuole abilitate a conferire quei titoli accademici. Perciò nel 1874 l’Arcivescovo di Palermo Michelangelo Celesia, convinto della necessità di Scuole teologiche «di alto profitto», domandò alla S. Sede per la Scuola del Seminario palermitano il privilegio di conferire il Dottorato in Teologia in esecuzione del menzionato Breve di Papa Benedetto XIV.
Il 17 agosto 1877 Papa Pio IX con il Breve «Si unquam alias» concedeva di istituire il Collegio Teologico nel Seminario palermitano con potestà di conferire il Dottorato in Teologia; e il14 novembre 1878 ne fu inaugurato ufficialmente il I anno accademico. Alla promulgazione della Costituzione apostolica di Papa Pio XI «Deus scientiarum Dominus», nel 1931, invece di riformare e potenziare quella Facoltà teologica quale presupposto indispensabile per la qualificazione del Clero siciliano, si preferì sopprimerla; e solo il 15 giugno 1942, dopo tentativi diversi, l’Arcivescovo Luigi Lavitrano ottenne dalla S. Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi la possibilità di conferire il Baccellierato in Teologia. A seguito delle riforme stabilite dal Concilio Vaticano II, intorno al 1970 sono sorti nell’Isola Centri Superiori di Scienze teologiche a Messina, a Catania, a Palermo.
L’Arcivescovo Salvatore Pappalardo ha chiesto alla S. Congregazione per l’Educazione Cattolica ed ottenuto l’8 maggio 1973 che la concessione del 1942 venisse trasferita all’Istituto Teologica “S.Giovanni Evangelista” di Palermo. Ma il bisogno di qualificazione teologica per il Clero e per il Laicato, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che la religiosità e la Chiesa hanno nella cultura del Popolo siciliano, della tradizionale azione ecumenica delle Chiese di Sicilia specialmente col vicino Oriente, della posizione di confine della Sicilia tra l’Europa e il mondo arabo, ha sollecitato la necessità di un Centro teologico di ricerca e d’insegnamento capace di corrispondere alle istanze emergenti e alla identità peculiare delle Chiese di Sicilia. Così l’Arcivescovo Salvatore Pappalardo, l’11 gennaio 1980, anche a nome della Conferenza Episcopale Siciliana, ha domandato alla S. Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica della Facoltà Teologica di Sicilia.
La Conferenza Episcopale Italiana, il 30 maggio 1980, con senso di corresponsabilità ecclesiale nei riguardi delle Chiese di Sicilia, ha dato unanimemente parere favorevole. La Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica con il Decreto n. 138/80/46, in data 8 dicembre 1980, ha eretto canonicamente la Facoltà Teologica di Sicilia, con sede a Palermo, fissando l’inizio dell’attività didattico-scientifica il 1° ottobre 1981.