Rosario La Duca “La corda e la mannaia”, a cura di F. Armetta
Rosario La Duca, fra i massimi esperti della storia, dell’architettura, delle tradizioni della Sicilia, distingue tre diversi modi in cui nell’isola si esercita la giustizia. Vi era quella che i privati si fanno da soli, vendette, «eseguite in modo barbaro e primitivo con un macabro rituale che denunci la colpa e lavi l’onta». Un secondo modo di fare giustizia è quello «popolare» in occasione di rivolte e sommosse. C’è infine la giustizia «ufficiale», quella esercitata dall’autorità costituita. In questo caso, «la morte era solitamente preceduta dalla tortura, eseguita con rituale atroce. Bastava soltanto rendere spettacolare il supplizio con il quale era data la morte affinché ciò fosse severo monito». Questo libro raccoglie i delitti e le relative pene della giustizia ufficiale nella Sicilia dei secoli XVI-XVIII. Sono casi ricavati da documenti storici – come la Cronologia dei giustiziati di Palermo (1541-1819) – o atti notarili. La Duca li racconta con il gusto sicuro dello storico scegliendo i fatti più spettacolari o eclatanti, o soltanto curiosi. Delitti che spesso hanno una singolare somiglianza con i tempi presenti, delitti d’onore, storie di omertà, feroci lotte tra famiglie per la conquista di un sempre maggiore potere.
Rosario La Duca autore di numerose opere di storia, urbanistica, architettura, tradizioni popolari della città di Palermo e della Sicilia tra cui Palermo felicissima, Cartografia generale della città di Palermo e antiche carte della Sicilia, La città perduta, Almanacco popolare palermitano, I mercati di Palermo (Enzo Sellerio editore). È autore di uno dei primissimi titoli di Sellerio, I veleni di Palermo (1970), che sarà ripresentato l’anno prossimo in questa stessa collana.