Laici e ministri ordinati nella Chiesa. Il contributo del beato Alvaro del Portillo

PROGRAMMA

Invocazione e Saluto
S.E.R. card. PAOLO ROMEO
Gran Cancelliere

Introduzione
PHILIP GOYRET
Pontificia Università della Santa Croce

Formazione umana e formazione nella fede dei ministri ordinati
RINO LA DELFA
Facoltà Teologica di Sicilia

Nel mondo per il mondo
La presa di coscienza della funzione dei laici nella Chiesa del XX secolo
GAETANO LO CASTRO
Università La Sapienza di Roma

Discussione e Conclusione dei Lavori
 
 
Terzo di otto fratelli, Mons. Alvaro del Portillo nasce a Madrid l’11 marzo 1914. Dopo il liceo si iscrive a Ingegneria e intraprende gli studi di Assistente di Opere Pubbliche, che gli permettono di iniziare presto a lavorare. Ha vent’anni quando conosce San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Nel 1935 entra a far parte dell’Opera e diventa in poco tempo uno dei sostenitori più fidati del fondatore. Nel 1944 è ordinato sacerdote. Poco dopo si trasferisce con San Josemaría a Roma, dove riveste anche diversi incarichi affidatigli dalla Santa Sede. E’ consultore di vari organismi: della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione per il Clero, della Congregazione per le Cause dei Santi e del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali.
Lavora nel Concilio Vaticano II, prima come presidente della Commissione antipreparatoria per il laicato e poi come segretario della Commissione per la disciplina del Clero e di altre commissioni. Alla morte del fondatore, nel 1975, viene eletto all’unanimità come suo primo successore, e nel 1982, quando l’Opus Dei viene eretta prelatura personale, è nominato Prelato. Nel 1991 riceve da Papa Giovanni Paolo II l’ordinazione episcopale e muore a Roma il 23 marzo 1994, poche ore dopo il suo ritorno da un viaggio in Terra Santa. E’ stato beatificato a Madrid il 27 settembre 2014; il suo corpo riposa a Roma, nella cripta della chiesa prelatizia di Santa Maria della Pace.